Come esseri umani, la nostra più grande forza sta nella nostra più grande debolezza: la capacità di scegliere

venerdì 29 agosto 2008

Postura

La Postura non è altro che la posizione nello spazio che assume il corpo.

L'uomo in quanto bipede, per restare in piedi, deve contrastare la forza di gravità, un corretta postura permette al corpo di attivare le funzioni antigravitarie con il minimo dispendio energetico.

Come diceva "F.Mézieres" (al cimitero tutti gli scheletri si assomigliano) spiegando così che le nostre differenze sono associate ai nostri dismorfismi, dati dalle tensioni e retrazioni muscolari.

Personalmente di solito utilizzo l'esempio dell'albero della nave.

L'albero figura come lo scheletro del corpo umano, mentre i tiranti che sostengono l'albero sono i muscoli.

Come nell'albero della nave, se abbiamo il giusto equilibrio di tensione tra i tiranti, l'albero starà dritto al centro ma se accorciassimo un tirante maggiormente rispetto al suo antagonista l'albero potrebbe inclinarsi, creare maggiori tensioni negli altri tiranti e potrebbe creare danni alla sede di alloggio dell'albero (articolazioni nel corpo umano).

Tutto ciò per dire che la postura è data dallo stato di tensione dei tiranti del nostro corpo (muscoli e fasce) che sono quelli che ci permettono di stare in piedi e di muoverci.

Molti fattori possono influenzare la nostra postura: traumi, incidenti, paure, angosce, emotività, modi di lavorare e di fare attività sportiva e di respirare.

Dalla postura si può in qualche modo capire la storia della persona, il suo vissuto corporeo e psichico.

Forti tensioni muscolari portano ad una cattiva postura.

Una cattiva postura crea tensioni, comprime le articolazioni, genera artriti, dispendio energetico e tutto ciò prima o poi si manifesta con il dolore.

Come possiamo correggere la nostra postura?

Inanzi tutto sarebbe opportuna una valutazione posturale, o quantomeno dei test di flessibilità per evidenziare eventuali retrazioni mio-fasciali.

In seguito effettuando con costanza e nel modo appropriato l'allungamento muscolare globale, si liberano le catene mio-fasciali retratte e pian piano l'albero può tornare dritto.


lunedì 25 agosto 2008

Pubalgia

La pubalgia è una tendinopatia inserzionale, che interessa le inserzioni dei muscoli adduttori della cosci per sovraccarico funzionale o microtraumi ripetuti
Può presentarsi con dolore al pube, ma a volte si irradia a livello di adduttori, addominali, inguine e organi genitali.
Il dolore può essere improvviso e tanto doloroso da impedire l’attività sportiva, ma anche il semplice camminare, oppure meno intenso ma persistente.
La causa può essere un impatto violento, ma il più delle volte è da imputare ad una preparazione atletica inadeguata allo sforzo richiesto allo sportivo.
Può anche nascere da altre patologie addominali che non sono di pertinenza ortopedica, tipo una disfunzione della vescica, dell’intestino, o anche dello stomaco, o addirittura da un parto problematico.
Affligge molti atleti, in alcune discipline sportive più che in altre.
Va interpretata come un eccesso di lavoro, dovuto ad un potenziamento muscolare esagerato a scapito dell’allungamento muscolare.
Il corpo umano è in grado di affrontare grandi sollecitazioni, ma per continuare ad essere efficiente ha bisogno di recuperare dalla fatica e di essere mantenuto elastico.
È quindi molto importante mantenere i muscoli elastici e le articolazioni libere, in modo da poter assorbire gli impatti.
Normalmente i colpevoli dell’insorgere della pubalgia sono gli hamstring (muscoli posteriori della coscia), che a causa di un iper- lavoro, tendono all’ipertonia e alla retrazione (accorciamento), impedendo alle ginocchia di distendersi correttamente, di conseguenza gli adduttori non trovano più lo spazio per lavorare correttamente, andando anche essi incontro ad un irrigidimento e accorciamento.
Di conseguenza, il movimento non riesce più ad essere fluido e ampio, e a risentirne maggiormente è l’area pubica, essendo l’incrocio di forze contrapposte.
Il trattamento della pubalgia deve prevedere un recupero funzionale di tutte le articolazioni, che possono essersi bloccate in seguito a compensi, messi in atto dall’organismo per proteggersi dai dolori.
Da qui ne evince l’importanza di un corretto allungamento muscolare globale, dando la priorità all’allungo della catena muscolare posteriore, che comprende gli Hamstring, per poi passare agli adduttori. (sempre in modo globale, in modo da poter agire su tutta la catena muscolare).
Finché non vengono ripristinati elasticità e equilibrio tra muscoli antagonisti, anche la pubalgia non sparisce, o può ritornare.

sabato 23 agosto 2008

Catene Muscolari

Le catene muscolari sono formate da un insieme di muscoli, che interagiscono tra loro, ogni singolo muscolo corrisponde ad un anello della catena, partendo dall'occipite, fino alla punta dei piedi.
Principali Catene Muscolari

Catena Statica Posteriore
Ci mantiene eretti contrastando la forza di gravità

Composta principalmente da:
spinali, grande gluteo, pelvi-trocanteri, ischio-tibiali, popliteo, soleo e plantari.









Catena Statica Anteriore
Assicura la sospensione prendendo appoggio su punti fissi superiori

Composta da:
Scaleni ed intercostali che mantengono il torace
Sistema fibroso profondo che tiene sospeso il Diaframma e la massa viscerale
Psoas - Adduttori - Muscoli anteriori della gamba







Catena Inspiratoria
Ci permette di respirare, grazie all'azione del muscolo principale Diaframma e dei muscoli accessori

Composta da:

Diaframma con il suo tendine sospensore - Scaleni - Gran dentato Sternocleidomastoidei -Piccolo pettorale

Catena Anteriore delle Braccia
Composta da:
Bicipite brachiale,brachiale anteriore, coracobrachiale, lungo-supinatore, grande e piccolo palmare e dai muscoli dell'eminenza thenar ed ipothenar




Catena Antero Interna della Spalla
Composta da:
sottoscapolare, parte superiore del gran pettorale e coracobrachiale





Catena Antero Interna dell'Anca
Composta da:
ileo-psoas e dai muscoli adduttori pubici



venerdì 22 agosto 2008

Retrazioni Muscolari e Dolori Articolari

Non c'è motore, per quanto sia in forma, che possa funzionare senza dispersione di energia ne usura dovuta agli sfregamenti.
Il corpo umano non può malauguratamente fare di meglio.(Ph.-E.SOUCHARD)


Il corpo, è anche schiacciato dalla propria forza-peso, vale a dire dalla propria forza muscolare, dalle ipertonie, dagli stati di tensione e contrazione, dalle perdite di elasticità, dalle contrazioni. (F.Mézières)

Il nostro apparato locomotore è un insieme di ossa, muscoli, articolazioni e FASCE.

La Fascia serve ad avvolgere i muscoli e a unire questi con le parti che si muovono, ha un percorso continuo ed avvolge tutte le strutture somatiche e viscerali, le collega fra loro e ne definisce i sostegni e la forma.

Purtroppo la Fascia, in seguito a posture errate, a movimenti scorretti eseguiti ripetutamente, sport mal praticati, immobilizzazioni post trauma, ecc. tende a retrarsi ed irrigidirsi.

Questo può portare ad una limitazione del movimento, gli spazi tra le articolazioni si riducono, causando attrito ed usura.

A livello della colonna vertebrale, i dischi intervertebrali si comprimono e vanno verso la disidratazione e la degenerazione. Tutto questo causa DOLORE e non solo.

Un gran parte delle patologie (tipo: periartriti, sciatalgie, ernie, epicondiliti, cervicalgie, lombalgie, tunnel carpale, brachialgie, ecc.), sono causate da retrazioni muscolari, o meglio "miofasciali".

Per questo è importante mantenere le articolazioni libere, il corpo deve potersi muovere nei massimi gradi fisiologici, senza sentire Dolore o fastidio.

Per ottenere questa mobilità è necessario cominciare ad allungare e non concentrarsi solo sull'azione che richiede una contrazione muscolare, o addirittura una non azione che porta alla immobilità.

Il muscolo è in grado accorciarsi tramite la contrazione, ma non di allungarsi.

Siete voi che dovete intervenire con il giusto allungamento, eseguito correttamente, tenendo conto delle catene muscolari ed evitando compensi.

(vedi post: CATENE MUSCOLARI e STRETCHING ANALITICO O GLOBALE?)


sabato 16 agosto 2008

Perchè AMG?

  • Con AMG, ottieni un reale allungamento delle catene muscolari
  • Con AMG, migliora la postura
  • Con AMG, liberi il corpo dalle tensioni muscolari e dai dolori articolari
  • Con AMG, sbloccando il muscolo diaframma, rendi la respirazione libera e profonda
  • Con AMG, puoi rilassarti e diminuire lo stress
  • Con AMG, puoi tornare ad impossessarti del tuo corpo